Tracciare la banda utilizzata 
Monday, 15 October 2012, 21:39 - Informatica
Postata da Daniels118
La seguente procedura descrive come tenere traccia della quantità di dati scambiati con la scheda di rete su pc con Windows 7.

1) aprire esplora risorse e posizionarsi nella cartella "C:\"
2) dal menu "Organizza" selezionare "Opzioni cartella e ricerca"
3) nella scheda "Visualizzazione" togliere la spunta alla voce "Nascondi le estensioni per i tipi di file conosciuti" e fare clic su "OK".
4) creare un file di testo nella cartella corrente ed inserire al suo interno il seguente comando:

netstat -e | find "Byte" >> C:\traffico.txt


5) rinominare il file in "monitor.bat", e confermare la decisione di modificare l'estensione del file
6) dal menu avvio, selezionare la voce "Esegui", quindi digitare "gpedit.msc" e premere "OK"
7) dal menu ad albero sulla sinistra, espandere il nodo "Impostazioni di Windows" e selezionare la voce "Script (Avvio/Arresto)
8) dall'elenco a destra fare doppio click sulla voce "Arresto"
9) cliccare su "Aggiungi"
10) cliccare su "Sfoglia", posizionarsi in "C:\" e selezionare il file "monitor.bat"
11) cliccare su "OK"
12) cliccare su "OK"

Ogni volta che viene spento il pc, all'interno del file "C:\traffico.txt" verrà aggiunta una riga contenente i byte inviati e ricevuti durante il periodo di attività del sistema. Successivamente è possibile importare i dati in Excel per ottenere statistiche, come la quantità di dati scaricati mese per mese.
Leggi notizia ( 894 letture )   |  permalink   |  $star_image$star_image$star_image$star_image$star_image ( 2.9 / 814 )

Torsen Twin C 
Tuesday, 21 August 2012, 20:40 - Lego, Dispositivi
Postata da Daniels118

Quello che voglio presentarvi oggi è un capolavoro dell'ingegneria meccanica, unico nel suo genere, ma con una piccola particolarità: è fatto di... LEGO!

Introduzione

Il differenziale Torsen Twin C (o T-3), è un differenziale centrale a ripartizione di coppia con un differenziale aperto incorporato. Esso consente di ripartire la coppia in maniera non uniforme tra avantreno e retrotreno; inoltre, grazie ad un ulteriore differenziale incorporato, risulta essere una soluzione molto compatta da montare in veicoli di dimensioni contenute.


Struttura

Quello che vediamo nell'immagine accanto, è uno schema del differenziale montato all'avantreno della Lancia Delta HV. Come potete notare, esso è composto da un rotismo epicicloidale che trasmette il moto dalla ruota conduttrice (rossa) al semiasse posteriore (blu) e al differenziale anteriore (giallo).La particolarità costruttiva di questo differenziale è la presenza di numerosi alberi cavi concentrici; guardando il semiasse anteriore sinistro, ci accorgiamo che esso passa all'interno della scatola del differenziale anteriore (anch'essa in giallo), la quale attraversa il supporto planetario (blu), a sua volta contenuto nella ruota conduttrice.Sulla destra è possibile notare il pacco di lamelle (grigio) del giunto a fluido viscoso che ha la funzione di bloccaggio del differenziale in condizioni di scarsa aderenza.
Continua...
Leggi notizia ( 2148 letture )   |  permalink   |  $star_image$star_image$star_image$star_image$star_image ( 3 / 730 )

Filtri digitali 
Quella che voglio presentarvi oggi è la mia esperienza fatta nel tentativo (riuscito direi) di realizzare dei filtri digitali, ovvero dei filtri che non sono fatti di componenti elettronici, ma da un algoritmo, implementabili quindi in un pc o in un microcontrollore.

Descrizione


Le notizie che leggerete in questo articolo non sono sconosciute al mondo, semplicemente non sono molto comuni, forse perché quando si sente parlare di analisi di Fourier e numeri immaginari si ci tira subito indietro. Stavolta anche noi comuni mortali che conosciamo poco più delle 4 operazioni riusciremo a capirci qualcosa. Ci tengo a sottolineare che quanto dirò non è tratto da nessun articolo, né deriva da argomenti appresi da qualche parte, l'ho semplicemente "creato" io prima di rendermi conto che qualcuno l'aveva già fatto. Per chi non ha voglia di leggere tutte le formule può andare in fondo alla pagina dove troverà i risultati pronti.

Requisiti


Per comprendere la spiegazione è necessario conoscere la legge di ohm, sapere cos'è un filtro RC, ed avere dimestichezza con le equazioni di primo grado. E' utile avere qualche nozione sul campionamento dei segnali, che mi limiterò a spiegare molto velocemente, per maggiori dettagli vedere qui: campionamento dei segnali.

Considerazioni


Prima di tutto facciamo qualche piccola nota. Un filtro è un'entità capace di trasformare un segnale in un altro, secondo un metodo preciso. Se consideriamo un filtro analogico, esso potrebbe essere un circuito elettronico RC, oppure l'ammortizzatore di un'automobile, mentre se consideriamo un filtro digitale esso è una funzione matematica. Questo non vuol dire che un filtro analogico non possa essere rappresentato da una funzione, anzi, il comportamento dei filtri analogici è proprio la base per costruire i filtri digitali. In elettronica la funzione matematica che descrive il comportamento di un circuito è detta funzione di trasferimento.
Qualunque segnale può essere rappresentato come la successione dei valori che esso assume nel tempo. Per valori si intende l'intensità del segnale (tensione) in un dato istante; per approfondire questo modo rappresentare del segnale, vi rimando alla codifica PCM, che è già ampiamente discussa in rete. Quindi, il nostro filtro sarà una funzione del tipo
Uscita(Tempo)=Funzione(Ingresso(Tempo))

Per semplicità indicheremo i segnali con i nomi che si usano generalmente in elettronica:
vi = segnale in ingresso
vo = segnale in uscita
t = tempo
Continua...
Leggi notizia ( 1122 letture )   |  permalink   |  $star_image$star_image$star_image$star_image$star_image ( 3 / 588 )


<Indietro | 1 | 2 | 3 | Altre notizie> Ultima>>