Linux Mint (Nemo) - Add "run as root" in start context menu 
Sunday, 6 October 2019, 13:18 - Informatica, Linux
Postata da Daniels118
Today we'll see how to add a custom menu entry to the context menu of the applications listed in the "start menu" in Linux Mint. Mint uses Nemo as file manager, and the start menu is implemented by an applet written in javascript. In this article we will add a custom entry to run any application as root. By clicking the entry the applet will call a custom reusable script placed under a directory of our choice.
To add a custom entry to the context menu we have to edit the menu applet. Follow these steps:
1) go to "/usr/share/cinnamon/applets/menu@cinnamon.org".
2) edit the file named "applet.js";
3) scroll down to the ApplicationContextMenuItem class definition;
4) find the "activate" method and add the following case to the switch code block:
            case "run_as_root":
Util.spawnCommandLine("gnome-terminal -- /usr/local/sbin/runasroot " + this._appButton.app.get_app_info().get_filename());
break;

5) scroll down to the GenericApplicationButton class definition;
6) find the "populateMenu" method and add the following lines before the method close:
        menuItem = new ApplicationContextMenuItem(this, "Run as root", "run_as_root", "locked");
menu.addMenuItem(menuItem);

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Unione di file 
Monday, 3 November 2014, 16:04 - Informatica, Programmazione, VB Script
Postata da Daniels118
Dalla seguente richiesta:

Ho bisogno di aiuto su come eseguire delle operazioni su file CSV.
Scarico dal PLC i log di diversi sensori (e anche da diversi PLC).
Per ogni sensore ho un file appunto CSV strutturato come segue:
  VarName,TimeString,VarValue,Validity,Time_ms 

Di tutti questi campi mi servono unicamente: TimeString, VarValue 

Ho bisogno di creare un file unico dove vengono aggiunte le colonne dei valori di ogni sensore. 
Praticamente:
  TimeString,VarValue(VarName),VarValue(VarName),....


Soluzione in VBScript:
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Tracciare la banda utilizzata 
Monday, 15 October 2012, 21:39 - Informatica
Postata da Daniels118
La seguente procedura descrive come tenere traccia della quantità di dati scambiati con la scheda di rete su pc con Windows 7.

1) aprire esplora risorse e posizionarsi nella cartella "C:\"
2) dal menu "Organizza" selezionare "Opzioni cartella e ricerca"
3) nella scheda "Visualizzazione" togliere la spunta alla voce "Nascondi le estensioni per i tipi di file conosciuti" e fare clic su "OK".
4) creare un file di testo nella cartella corrente ed inserire al suo interno il seguente comando:

netstat -e | find "Byte" >> C:\traffico.txt


5) rinominare il file in "monitor.bat", e confermare la decisione di modificare l'estensione del file
6) dal menu avvio, selezionare la voce "Esegui", quindi digitare "gpedit.msc" e premere "OK"
7) dal menu ad albero sulla sinistra, espandere il nodo "Impostazioni di Windows" e selezionare la voce "Script (Avvio/Arresto)
8) dall'elenco a destra fare doppio click sulla voce "Arresto"
9) cliccare su "Aggiungi"
10) cliccare su "Sfoglia", posizionarsi in "C:\" e selezionare il file "monitor.bat"
11) cliccare su "OK"
12) cliccare su "OK"

Ogni volta che viene spento il pc, all'interno del file "C:\traffico.txt" verrà aggiunta una riga contenente i byte inviati e ricevuti durante il periodo di attività del sistema. Successivamente è possibile importare i dati in Excel per ottenere statistiche, come la quantità di dati scaricati mese per mese.
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Filtri digitali 
Quella che voglio presentarvi oggi è la mia esperienza fatta nel tentativo (riuscito direi) di realizzare dei filtri digitali, ovvero dei filtri che non sono fatti di componenti elettronici, ma da un algoritmo, implementabili quindi in un pc o in un microcontrollore.

Descrizione


Le notizie che leggerete in questo articolo non sono sconosciute al mondo, semplicemente non sono molto comuni, forse perché quando si sente parlare di analisi di Fourier e numeri immaginari si ci tira subito indietro. Stavolta anche noi comuni mortali che conosciamo poco più delle 4 operazioni riusciremo a capirci qualcosa. Ci tengo a sottolineare che quanto dirò non è tratto da nessun articolo, né deriva da argomenti appresi da qualche parte, l'ho semplicemente "creato" io prima di rendermi conto che qualcuno l'aveva già fatto. Per chi non ha voglia di leggere tutte le formule può andare in fondo alla pagina dove troverà i risultati pronti.

Requisiti


Per comprendere la spiegazione è necessario conoscere la legge di ohm, sapere cos'è un filtro RC, ed avere dimestichezza con le equazioni di primo grado. E' utile avere qualche nozione sul campionamento dei segnali, che mi limiterò a spiegare molto velocemente, per maggiori dettagli vedere qui: campionamento dei segnali.

Considerazioni


Prima di tutto facciamo qualche piccola nota. Un filtro è un'entità capace di trasformare un segnale in un altro, secondo un metodo preciso. Se consideriamo un filtro analogico, esso potrebbe essere un circuito elettronico RC, oppure l'ammortizzatore di un'automobile, mentre se consideriamo un filtro digitale esso è una funzione matematica. Questo non vuol dire che un filtro analogico non possa essere rappresentato da una funzione, anzi, il comportamento dei filtri analogici è proprio la base per costruire i filtri digitali. In elettronica la funzione matematica che descrive il comportamento di un circuito è detta funzione di trasferimento.
Qualunque segnale può essere rappresentato come la successione dei valori che esso assume nel tempo. Per valori si intende l'intensità del segnale (tensione) in un dato istante; per approfondire questo modo rappresentare del segnale, vi rimando alla codifica PCM, che è già ampiamente discussa in rete. Quindi, il nostro filtro sarà una funzione del tipo
Uscita(Tempo)=Funzione(Ingresso(Tempo))

Per semplicità indicheremo i segnali con i nomi che si usano generalmente in elettronica:
vi = segnale in ingresso
vo = segnale in uscita
t = tempo
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Lettore di codici a barre a scopo dimostrativo 
Friday, 17 August 2012, 21:01 - Informatica, Programmazione, Programmazione strutturata, Linguaggi, Visual Basic 6, Elettronica, Progetti
Postata da Daniels118
Quello che voglio presentare è un lettore di codice a barre realizzato a scopo dimostrativo come progetto per l'esame di stato.

Descrizione


Il lettore di codici a barre è uno di quelli classici a penna (i più economici e lenti) che devono essere passati sopra il codice da un lato all'altro. La lettura avviene tenendo premuto un pulsante e le barre convertite in segnali elettrici vengono inviate al computer tramite un collegamento USB; il lettore è dotato anche di un LED che segnala l'esito della lettura.

Com'è fatto il codice a barre


Un codice a barre è una sequenza di linee di spessore diverso che codificano un valore. Nel nostro caso le barre hanno solo 2 spessori: le barre strette valgono 0, quelle larghe 1.
Per decodificare le barre si utilizza un sistema di numerazione posizionale pesato, nel nostro caso quello binario. Ciascuna cifra ha un peso che dipende dalla posizione che occupa.
Il valore del codice è dato dalla somma dei valori delle cifre, moltiplicata ciascuna per il suo peso.

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